Caccia alla donna che ruba le offerte per i cani poveri

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isa70
view post Posted on 7/5/2008, 12:49




CACCIA ALLA DONNA CHE RUBA LE OFFERTE PER I CANI POVERI

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Natalino è forse il più anziano. Si appoggia alla gabbia, si infila tra le sbarre a cercare la tua mano. E’ tutto nero e ha gli occhi appannati dall’età e dalla solitudine. Abbaia poco lui, ci pensano gli altri a dare il benvenuto nel Rifugio di Trofarello, che tutto sembra tranne che un canile. I box sono al coperto per mettere al riparo animali e volontari che riempiono ciotole per quelle decine di disperati, trovati un po’ per strada e un po’ meglio non saperlo dove e come. Perché qui «si raccontano solo le storie a lieto fine». Poi c’è il gattile e la pensione sia per cani sia per gatti. Il Rifugio è uno dei pochi canili in Italia che si autogestisce senza avere soldi dalle istituzioni.

In mezzo a tutto questo lei, la contessa Anna Lisa Ramondetti Cassardo, 80 anni il 28 aprile, che infila scialle e scarpe da lavoro per accompagnarti dai suoi animali come dovesse attraversare il salone delle feste. Con la stessa eleganza racconta dell’ultima difficoltà: «Una ragazza si è presa tutti i nostri barattoli delle offerte». Sono decine i negozi della città che hanno in bella mostra i contenitori dove spesso finisce il resto di un acquisto, qualche settimana fa però una giovane sui trent’anni, capelli lunghi e cappellino con visiera si è presentata come «Giulia Rossi mandata dal Rifugio di Trofarello per raccogliere i barattoli». E’ riuscita ad aggirare parecchi ostacoli, tanto da far fuori quasi tutti i contenitori. «Adesso li cambiamo - racconta la signora Cassardo -, ne abbiamo preparati di nuovi con il codice di sicurezza. E’ più la spesa per tutto questo che quello che ci è stato sottratto».

Di spese il rifugio ne ha parecchie perché garantisce veterinario, pulizia e cibo adatto come quello per Johnny e Pippy. Una volta erano cuccioli di Labrador rinchiusi su un balcone, con problemi alle zampe dovuti allo spazio ridotto e magri da far paura. Adesso Johnny ha «problemi di obesità nonostante le crocchette dietetiche» spiega uno dei volontari, mentre Pippy mantiene la linea a fatica. Il Rifugio di Trofarello esiste dagli Anni Sessanta, prima tre o quattro cani, poi «un giorno ci siamo accorti mio marito ed io che eravamo arrivati a 39». Così la contessa Anna Lisa ricorda Quarante. «L’abbiamo trovata con mio marito in un posto chiamato Po morto: questa povera creatura aveva un pezzo di legno in bocca per non farla abbaiare, tutta ferita da colpi di pietra e con talmente tanti parassiti che ormai non aveva che qualche goccia di sangue in corpo. L’abbiamo portata qui e come potevamo chiamarla? Era la quarantesima e siamo riusciti a salvarla». Ecco tutte storie a lieto fine quelle che racconta questa signora minuta dai capelli candidi, vicino a lei ci sono Roberta che un po’ amministra un po’ conta: «Fino a oggi sono stati sistemati 6572 cani» e Paolo che si occupa della pensione. Non tutti i cani però trovano casa, alcuni «non vogliamo darli in adozione perché ci rendiamo conto che sono problematici». Come Bica, uno splendido pastore tedesco, tanto timida che non esce quasi mai dalla sua cuccia. E poi ci sono quelli a rischio per i quali la contessa chiede la visita a casa. «Ah certo se qualcuno viene a chiederci un pitbull vogliamo prima vedere casa sua».

«Dal dolore l’uomo può difendersi, l’animale non ha nulla se non la sua preghiera inascoltata che non lo si faccia soffrire. L’animale è alla mercé di tutte le viltà. E’ debole, disarmato, perseguitato». Lo scriveva René Guyon, giurista del secolo scorso. La contessa Annisa - come la chiamano i ragazzi - quella preghiera la ascolta da tutta la vita
 
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annie76
view post Posted on 7/5/2008, 21:06




Ma che schifo di gente che esiste al mondo.Poveri cagnolini!
 
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1 replies since 7/5/2008, 12:49   100 views
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